Sinossi

Leonardo Palmisano continua a indagare la nuova criminalità e lo fa con il suo stile lucido e implacabile come le mafie che incontra nel suo viaggio all'inferno. Per questo nuovo libro ha deciso di affrontare la schiavitù sessuale e la tratta degli esseri umani incontrando una delle organizzazioni più pericolose degli ultimi anni. La chiamano Black Axe, Ascia Nera, ed è nata negli anni Settanta all'università di Benin City, in Nigeria, come una confraternita di studenti. All'inizio è una gang a metà tra un'associazione religiosa (li chiamano culti) e una banda criminale, che stabilisce riti d'iniziazione e impone ai suoi affiliati di portare un copricapo, un basco con un teschio e due ossa incrociate, come il simbolo dei corsari. Oggi invece è una nuova mafia e i tentacoli di questa organizzazione sono arrivati anche in Italia, dove i boss nigeriani hanno iniziato a dettare legge nei sobborghi delle nostre città. Dopo "Ghetto Italia" e "Mafia Caporale" Leonardo Palmisano conclude la sua trilogia sullo sfruttamento con "Ascia Nera", un'inchiesta sul campo fatta di incontri e interviste alle vittime e ai carnefici di un'organizzazione spietata che sta diventando una delle minacce più concrete alla sicurezza del nostro paese.

€16.50

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Ci sono pochi posti nel mondo dove il divario tra quello che crediamo di sapere e quello che sappiamo è tanto ampio quanto nel caso degli Stati Uniti. L'influenza statunitense nei nostri consumi è così longeva che pensiamo di conoscere bene l'America quando in realtà, nella gran parte dei casi, la nostra idea è un impasto di luoghi comuni e poche informazioni concrete. Convinti che gli statunitensi siano tutti armati fino ai denti, non sappiamo, per esempio, che la metà delle armi in circolazione in America è posseduta dal 3 per cento della popolazione. Coltiviamo il luogo comune per cui gli Stati Uniti usino la mano pesante contro l'evasione fiscale e i reati dei cosiddetti colletti bianchi, ma in carcere ci vanno ancora soprattutto ragazzi neri. Ragioniamo e discettiamo sulla cultura americana e sulla sua idea di Stato e libertà, paragonando il tutto a quello che succede qui da noi, senza sapere o tener conto che gli Stati Uniti sono un Paese molto poco popolato: ci sono più persone nella sola New York di quante ce ne siano in 40 dei 50 Stati. Siamo abituati a leggere l'intera politica estera statunitense innanzitutto sulla base del petrolio, e della necessità di trovarlo, ma oggi gli Stati Uniti sono pressoché indipendenti dal punto di vista energetico. L'elenco potrebbe continuare. Allo stesso modo, abbiamo accolto il risultato elettorale più clamoroso in quasi tre secoli di storia statunitense, la vittoria del repubblicano Donald Trump alle presidenziali del 2016, a pochi anni di distanza dell'elezione di Barack Obama, primo presidente nero, come la logica e prevedibile conseguenza dei nostri luoghi comuni. Eppure ci sono fatti e cambiamenti profondi e non sempre visibili che spiegano eventi così straordinari. In quest'anno così cruciale per la politica statunitense, che porterà all'elezione di un nuovo presidente o alla rielezione di Trump, Francesco Costa riflette sulle trasformazioni e i problemi dell'America, quella vera, raccontandoci il doloroso ma inesorabile smarrimento di un Paese speciale che diventa ogni giorno più normale.

€17.1 €18.00 5.00%
Isbn: 9788871865560
€ 16.00

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Carol Gilligan, psicologa e ricercatrice americana, è nota per il successo di "Con voce di donna. Etica e formazione della personalità", pubblicato nel 1987. Un testo che si è posto all'inizio di una rivoluzione dando voce ed espressione alla differenza che segna il sentire delle donne. Dopo più di vent'anni Carol Gilligan prosegue e approfondisce la ricerca precedente e mette in luce la dura resistenza che le ragazze adolescenti oppongono a un'iniziazione socialmente fissata e culturalmente definita che le vorrebbe assimilate al modello corrente di femminilità. Passive, sottomesse, pronte a dimenticare se stesse per non essere tacciate di egoismo, insensibilità e non diventare socialmente escluse. Per scoprire la voce più autentica delle ragazze Gilligan usa come sempre l'intervista e l'ascolto. Un ascolto molto particolare che non si limita alle parole, ma prende in considerazione anche il corpo, le esitazioni, gli occhi abbassati, i silenzi significativi. L'inclinazione a render conto delle relazioni, la vulnerabilità, l'empatia, la cura del vivente sono i valori che le giovani donne esprimono non senza fatica perché si contrappongono agli ideali di virilità, competizione e ricerca del proprio interesse che segnano i canoni riconosciuti. Introduzione di Federica Giardini.

€16.00

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In Vincent Van Gogh la relazione tra esistenza e opera, tra malattia mentale e creazione ha fornito materia a una lunga tradizione interpretativa, soprattutto psicoanalitica. Nessuno però ha saputo, al pari di Massimo Recalcati, mettere in rapporto malinconia e dipinti senza cedere a tentazioni patografiche, nel rispetto pieno dell'autonomia dell'arte. Per nessi illuminanti Recalcati procede dalle radici familiari della sofferenza psicotica di Vincent - venuto al mondo nel primo anniversario della morte del fratellino del quale gli fu imposto il nome - alla scelta di vivere da sradicato la propria indegnità di figlio vicario, alla spinta mistica verso la parola evangelica, fino all'estrema devozione alla pittura. Le maschere del Cristo e del "giapponese" servono a Van Gogh per darsi un'identità di cui si sente privo. I suoi quadri costituiscono lo sforzo estremo di attingere, attraverso la luce e il colore, direttamente all'assoluto, alla Cosa stessa. Ma la consacrazione all'arte, che all'inizio lo aveva salvato dalla malinconia originaria, si rivela ciò che lo fa precipitare negli abissi della follia. Il suo movimento pittorico e biografico dal Nord al Sud lo avvicina troppo al calore incandescente della Luce e in questa prossimità, come nel mito di Icaro, egli finisce per consumarsi.

€16.00
Isbn: 9788868365523
€ 9.90

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Che cosa è la razza, e perché le diamo tanta importanza? Che cosa spinge gli esseri umani a costruire «un altro» da cui differenziarsi? Perché il colore della pelle ha avuto nella storia un peso così negativo? Perché la presenza dell'altro da noi ci fa così paura? Toni Morrison, in un testo che si impone come una vera e propria orazione civile, va in cerca delle risposte a queste domande parlando di sé, della sua opera, di letteratura, storia e politica, partendo dal XIX secolo e arrivando fino ai giorni nostri, e alle grandi migrazioni che caratterizzano il mondo globalizzato. "L'origine degli altri" è un libro di grande attualità, nel quale i temi che siamo abituati a vedere banalizzati e avviliti nel dibattito pubblico vengono affrontati con passione, acume e profondità dalla scrittrice americana. Prefazione di Ta-Nehisi Coates, introduzione all'edizione italiana di Roberto Saviano.

€9.90

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Il 2021, proclamato anno dantesco, ha visto una conferma assoluta della fama della Divina Commedia attraverso le celebrazioni per il settimo centenario della morte di Dante Alighieri. L'ADI, Associazione degli Italianisti, pone il sigillo sul ciclo celebrativo di quest'anno con una raccolta unica di grandi scrittori e narratori contemporanei che rivivono, condividono e rielaborano il loro personalissimo incontro con il padre della letteratura italiana. Dante rappresenta l'unico autore la cui poetica è in grado di interagire con la letteratura di ogni tempo, un imprescindibile confronto per la letteratura italiana e mondiale, come conferma la sua influenza fortissima sui narratori contemporanei. La sfida, dunque, è stata quella di realizzare non un semplice omaggio letterario ma un'opera corale che convogliasse le idee più nuove sull'autore Dante e sull'intero immaginario letterario e visuale della Divina Commedia. Tutti questi testi affrontano l'opera dantesca senza pregiudizi, inserendola in percorsi biografici o storici, andando a fondo nell'analisi delle rappresentazioni dei sentimenti e delle sfumature, aiutandoci a riscoprire personaggi noti come anche la folla dei tanti, resi eterni dalle parole del poeta-pellegrino. La grandezza incommensurabile di Dante è tale che attraverso la sua lettura ci è offerta una continua inchiesta su di noi e sul mondo. È una condivisione di bellezza, ancora oggi, addentrarsi nelle pagine della Divina Commedia.

€15.00

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Il tuo veterinario ha scritto un libro. E anche la moglie del tuo panettiere ha scritto un libro. E ieri sera il benzinaio ti ha guardato strano, quando gli hai detto che lavori in editoria. Stamattina hai scoperto che pure il tuo amministratore di condominio ha scritto un libro; anzi lui ha già pubblicato un libro, ma naturalmente, dopo il plauso di amici e parenti, ora ha deciso di volerlo “migliorare un po’…”, prima di sottoporlo ai Grandi Gruppi Editoriali, o di candidarsi alla seconda edizione di Masterpiece. Tutti hanno scritto un libro: un libro che ha bisogno di un editor, e quell’editor sei tu. In cima a questa scala sociale ci sei infatti tu, piccolo scrivano, che hai scelto di lavorare in editoria, di farti editor, di sacrificare i tuoi anni migliori – dopo studi, magari un master, di certo un lungo apprendistato di bottega – al culto delle virgole altrui, al fascino dei riscontri, all’altare della “passione per la lettura”. Una fregatura? Uno slalom infinito tra precariato e ricorrenti incubi a base di refusi e strafalcioni d’autore? In un paese in cui tutti scrivono e pochi leggono, Alessandra Selmi ci accompagna in casa editrice, e racconta con humour come si fanno (e spesso si disfano, per renderli migliori) i libri e come sopravvivere alla frase “Che bel lavoro che fai! Quanto ti invidio!”.

€9.90

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Una buona pratica preliminare di qualunque altra è la pratica della meraviglia. Esercitarsi a non sapere e a meravigliarsi. Guardarsi attorno e lasciar andare il concetto di albero, strada, casa, mare e guardare con sguardo che ignora il risaputo. Esercitare la meraviglia cura il cuore malato che ha potuto esercitare solo la paura. Questo è un libro disordinato. E l'autrice ha scelto di lasciarlo cosí. «Perché ogni disordine ha un suo ordine interno e misterioso. Forse è l'andatura della mente, forse quella del ricordo, forse è l'intenzione di essere volatile o l'aspirazione alla semplicità, in ogni caso è qualcosa di sfuggente che non vuole essere imbrigliato in un piano: come un animale o come un albero della foresta, non addomesticati, inutili, nel senso che non si curano di avere uno scopo, sono in vita e gli basta. Il disordine è questo essere cosí come si è seguendo un filo illogico di stare al mondo». Ognuno di noi nel momento in cui accetta di non sapere si apre alla meraviglia e alla infinita sperimentazione in un inesorabile avvicinamento al mondo animale e vegetale.

€12.00
Isbn: 9788817077606
€ 14.50

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<p><span style="caret-color: rgb(33, 37, 41); color: rgb(33, 37, 41); font-family: &quot;Source Sans Pro&quot;; font-size: 13px; text-align: justify;">"Non riesco a escludere che la nostra esistenza sia decisa da pochi, dai bei sogni o dai capricci di pochi, dall'iniziativa o dall'arbitrio di pochi... Certo è un'ipotesi atroce. Ancor più sconsolato ti chiedi come siano quei pochi: più intelligenti di noi, più forti di noi, più illuminati di noi, più intraprendenti di noi? Oppure individui come noi, né meglio né peggio di noi, creature qualsiasi che non meritano la nostra collera, la nostra ammirazione, la nostra invidia?" Così scrive la Fallaci nella premessa a "Intervista con la storia", testo appassionato e coraggioso che raccoglie le interviste di Oriana alle figure che hanno segnato il corso del secondo Novecento, da Henry Kissinger a Willy Brandt, da Golda Meir a Indira Gandhi, da Arafat a Hussein di Giordania, da Nenni ad Amendola, fino a Giulio Andreotti. Pubblicato nel 1974, il libro trasmette tutta la caparbietà della Fallaci, la sua voglia di capire il mondo e gli uomini, il suo stile inconfondibile, la forza della sua scrittura. E ancora oggi risuona come una condanna spietata del potere, un invito alla disubbidienza, un inno appassionato alla libertà. Prefazione di Federico Rampini.</span><br></p>

€14.50
Isbn: 9788806238063
€ 11.00

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<p><span style="caret-color: rgb(33, 37, 41); color: rgb(33, 37, 41); font-family: &quot;Source Sans Pro&quot;; font-size: 13px; text-align: justify;">La mia casa, Ex chimico, Contro il dolore, Il salto della pulce, Notizie dal cielo, Il mondo invisibile, Il linguaggio degli odori, sono alcuni titoli degli scritti che Primo Levi ha pubblicato tra il 1964 e il 1984. Le scienze naturali, la zoologia, l'astronomia, la letteratura diventano punti di partenza per una serie di riuscite divagazioni, di "invasioni di campo, incursioni nei mestieri altrui, bracconaggi in distretti di caccia riservata", che arricchiscono in maniera sorprendente la fisionomia dello scrittore. Levi conosce a fondo le cose di cui parla, rivelandosi il più estroso dei botanici, degli zoologi e dei linguisti. Inoltre racconta gli autori che gli sono cari, ci spiega perché scrive, evoca ricordi di giovinezza nostalgici e ironici, riflette sui legami tra il mondo della natura e quello della cultura. E finisce per offrirci una preziosa autobiografia, scritta con il suo stile inconfondibile: nitido, scarno, preciso.</span><br></p>

€11.00

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"La vocation suivie patiemment et naïvement devient une fonction presque physique, une manière d'exister qui embrasse tout l'individu", scriveva Gustave Flaubert nel 1853. Qualche anno dopo la scultrice francese Camille Claudel (1864-1943) sarà un altro mirabile esempio, altissimo e nel suo caso drammatico, di questa luminosa espressione, che racchiude in sé un'etica e un'estetica. Attraverso i testi, alcuni per la prima volta in traduzione italiana, di chi la conobbe e scrisse sulla sua vita e sulla sua arte, si ripercorrono qui le tappe principali del suo appassionante e sofferto Chemin de la vie (dal titolo di una delle sue opere più celebri) dalla creazione all'esilio, dal sogno all'incubo. In appendice il testo drammaturgico MOI, a lei dedicato e ispirato.

€20.00

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Nell'agosto del 1914, più di centomila trentini e giuliani vanno a combattere per l'Impero austroungarico, di cui sono ancora sudditi. Muovono verso il fronte russo quando ancora ci si illude che "prima che le foglie cadano" il conflitto sarà finito. Invece non finisce. E quando come un'epidemia si propaga in tutta Europa, il fronte orientale scivola nell'oblio, schiacciato dall'epopea di Verdun e del Piave. Ma soprattutto sembra essere cassato, censurato dal presente e dal centenario della guerra mondiale, come se a quel fronte e a quei soldati fosse negato lo spessore monumentale della memoria. Paolo Rumiz comincia da lì, da quella rimozione e da un nonno in montura austroungarica. E da lì continua in forma di viaggio verso la Galizia, la terra di Bruno Schulz e Joseph Roth, mitica frontiera dell'Impero austroungarico, oggi compresa fra Polonia e Ucraina. Alla celebrazione Rumiz contrappone l'evocazione di quelle figure ancestrali, in un'omerica discesa nell'Ade, con un rito che consuma libagioni e accende di piccole luci prati e foreste, e attende risposta e respira pietà - la compassione che lega finalmente in una sola voce il silenzio di Redipuglia ai bisbigli dei cimiteri galiziani coperti di mirtilli. L'Europa è lì, sembra suggerire l'autore, in quella riconciliazione con i morti che sono i veri vivi, gli unici depositari di senso di un'unione che già allora poteva nascere e oggi forse non è ancora cominciata.

€9.50

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«Per uscire migliori da questa crisi, dobbiamo recuperare la consapevolezza che come popolo abbiamo un destino comune. La pandemia ci ricorda che nessuno può salvarsi da solo.». Nel momento più cupo della pandemia, nel marzo 2020, Papa Francesco ha infranto per primo il silenzio angoscioso delle città deserte raccogliendo le domande inespresse della gente impaurita. Ha capito che le risposte di scienziati, politici ed esperti sulle cause e i rimedi di quella prova inattesa e durissima non potevano bastare e ha invitato tutti, fedeli e non credenti, a guardare più lontano, ad aprire strade verso il futuro. Le sue riflessioni, approfondite nel lungo periodo di isolamento, sono raccolte in questo libro in cui, con parole dirette e potenti, ci invita a non lasciare che questa prova risulti inutile. Dopo una critica tagliente dei sistemi e delle ideologie che hanno contribuito a produrre la situazione attuale - dall'economia globalizzata, ossessionata dal profitto, all'egoismo e all'indifferenza per il prossimo e l'ambiente -, il Papa offre un piano al tempo stesso visionario e concreto per costruire un mondo migliore per tutti, un progetto che parte dalle periferie e dai poveri per cambiare la vita sul pianeta. Con un'autenticità senza precedenti, e la schiettezza delle espressioni della sua lingua madre, Francesco confessa come, in momenti diversi, tre esperienze molto dolorose lo abbiano cambiato profondamente, migliorandolo. E intreccia il racconto di ciò che ha imparato percorrendo le periferie di Buenos Aires a sorprendenti osservazioni sulle proposte e gli interventi di vari pensatori, politici e attivisti. Un libro coraggioso, che semina speranza e chiama a raccolta tutti coloro che credono possibile un mondo più giusto e più sano. Mai come in questo momento Francesco si rivela pastore, padre e guida non solo per i credenti ma per tutta l'umanità.

€15.90
Isbn: 9788807888816
€ 11.00

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È raro che un libro riesca a modificare il corso della storia, eppure questo saggio è riuscito a farlo. "Il libro di Rachel Carson, pietra miliare dell'ambientalismo, è la prova innegabile di quanto il potere di un'idea possa essere di gran lunga più forte del potere dei politici": così scrive nella sua Introduzione Al Gore, vicepresidente degli Stati Uniti nell'amministrazione Clinton. Carson previde con forte anticipo sui suoi tempi gli effetti in agricoltura dell'uso degli insetticidi chimici, e di sostanze velenose, inquinanti, cancerogene o letali, sull'uomo e sulla natura. Dopo la pubblicazione dell'opera nel 1962, il DDT è stato vietato e si è presa una serie di provvedimenti legislativi in materia di tutela ambientale. L'appassionato impegno, lo scrupoloso rispetto della verità e il coraggio personale della sua autrice sono serviti da modello nella lotta per la difesa dell'ambiente in tutto il mondo, e lei stessa può essere considerata "madre" del movimento ambientalista. Primavera silenziosa, che è ormai un classico e conserva tuttora una grandissima attualità, dimostra che esistono diverse alternative all'irresponsabile e impudente avvelenamento del pianeta da parte delle industrie chimiche. Per evitare che la primavera scompaia dalla faccia della Terra.

€11.00

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Cresciuta in una famiglia problematica, Rachel vive un'infanzia di povertà ed emarginazione: lei e i fratelli vivono di elemosine e gli abitanti del quartiere li additano come "gli zingari". Dopo il suicidio del padre, a 14 anni viene affidata ad una casa di accoglienza. La fuga per la libertà si rivela presto una trappola: diventa senzatetto, vive di espedienti, incontra il ragazzo che la spingerà a prostituirsi per sfruttarla. Un?esperienza di violenza, solitudine, sfruttamento e abusi: la sua storia svela il costo emotivo della vendita del proprio corpo, notte dopo notte, per sopravvivere alla perdita dell?innocenza, dell?autostima e del contatto con la realtà. Questo libro è il racconto emozionante e doloroso con cui Rachel ripercorre la propria esperienza, sfatando con precisione analitica i miti sulla prostituzione, mettendo in luce l'intreccio tra discriminazione sessuale e socio-economica di cui si nutre lo sfruttamento disumano dell'industria del sesso.

€16.00
Isbn: 9788845936333
€ 12.00

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«Di Roberto Bazlen, universalmente noto come Bobi, non poco è stato scritto, ma il più rimane da dire e capire. Bazlen attraversò la prima parte del Novecento come un profilo di luce imprendibile. Nell'ultima fase della sua vita, fu l'ideatore di Adelphi, su cui riversò la sua sapienza, che non era solo quella - stupefacente - sui libri, ma investiva il tutto. L'idea e la fisionomia della casa editrice risalgono a lui. Quando Bazlen mi parlò per la prima volta di qualcosa che sarebbe stata Adelphi e non aveva ancora un nome mi disse: "Faremo solo i libri che ci piacciono molto"» (Roberto Calasso)

€12.00

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La prima è Ipazia, astronoma e studiosa eclettica nella dotta Alessandria tra il IV e il V secolo, rimasta vittima di un pogrom ante litteram. Poi vengono Ildegarda, la visionaria che intuì l'importanza del corpo (idea pericolosamente controcorrente nel Medioevo), Madame de Chatelet, compagna di Voltaire, e Sophie Germain, amica di Gauss, entrambe amanti della scienza e donne anticonformiste nell'Età dei Lumi. Questo è solo l'inizio di una meravigliosa sfilata femminile, anch'essa controcorrente. A essere presentate in "Il genio delle donne" non sono infatti le classiche top models ma menti brillantissime che dovrebbero essere considerate "vere modelle" da ambo i sessi. È una sfilata che, per fortuna, diventa sempre più numerosa man mano che passa il tempo, grazie alla graduale caduta degli stereotipi sessisti e degli ostacoli nell'accesso agli studi scientifici. Con maschile ammirazione, Odifreddi ricostruisce i percorsi di vita, le difficoltà affrontate, i colpi di genio, la dedizione assoluta e la libertà di pensiero di figure quali Rita Levi Montalcini e Maryam Mirzakhani (prima Medaglia Fields in rosa), Marie Curie e l'astronauta Judith Resnik, l'imbattibile scacchista Judit Polgár e la farmacista cinese Tu Youyou, Nobel per la Medicina. La lettura di questo libro è un viaggio nella versatilità della mente femminile, capace di raggiungere le massime vette in tutte le discipline portando avanti il cammino dell'umanità. Al tempo stesso può servire da sprone alle ragazze di oggi, affinché finalmente si affaccino agli studi scientifici senza un ingiustificato senso di inadeguatezza.

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Nate come testi per un ciclo di conferenze da tenere ad Harvard queste lezioni costituiscono l'ultimo insegnamento di un grande maestro: una severa disciplina della mente, temperata dall'ironia e dalla consapevolezza di non poter giungere ad una conoscenza assoluta. Presentazione di Esther Calvino e postfazione di Giorgio Manganelli.

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"Nelle fiabe sono incastonate le idee più infinitamente sagge che nel corso dei secoli si sono rifiutate di farsi potare, logorare o annientare. Le idee più imperiture e sagge sono raccolte in quelle reti intessute d'argento che chiamiamo storie. Dai tempi in cui si radunavano intorno al primo fuoco, gli esseri umani sono stati attratti da storie mistiche. Perché? Perché tutte quelle storie additano un unico fatto capitale, e cioè che se l'anima nel suo cammino può incespicare o perdersi, alla fine ritroverà il suo fulcro ardente, la sua divinità, la sua forza, la sua via, il suo stretto ma divino sentiero di liberazione." Nessuno meglio di Clarissa Pinkola Estés può dire l'essenza di questo libro, antologia "affettuosa" di saggi, nella quale l'autrice rivela le verità nascoste dietro immagini note a tutti, fin dall'infanzia: quelle delle fiabe. Dopo aver reso famoso il mito della Donna Selvaggia grazie al grande successo di Donne che corrono coi lupi, ora racconta e spiega i personaggi inventati dall'uomo fin dall'antichità. Dagli dèi greci ai personaggi delle favole moderne, dagli animali favolosi agli immortali innamorati, l'autrice ci accompagna in una vera e propria storia dell'immaginazione, svelando quali aspetti della nostra psiche si celino dietro quei soggetti leggendari. Perché i miti nascono nella notte dei tempi e raccontano i desideri più profondi di uomini e donne. Quelli dell'anima.

€9.90

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<p>I<span style="caret-color: rgb(33, 37, 41); color: rgb(33, 37, 41); font-family: &quot;Source Sans Pro&quot;; font-size: 13px; text-align: justify;">n guerra non «spari garofani. Spari pallottole, bombe, e uccidi innocenti». E anche in tempo di pace la guerra è sempre in agguato, in ogni sua forma. L'odio che Oriana Fallaci prova nei confronti della guerra è nato molto presto, quando era bambina e ha imparato a correre sotto i bombardamenti del secondo conflitto mondiale. Lei, che dalla prima linea ha raccontato carneficine ed eccidi, non si è mai arresa alla logica di «fracassare e uccidere per ritrovare dignità», a cominciare da quella che doveva essere una corrispondenza di pace e si è trasformata invece in una delle sue prime corrispondenze di guerra: Oriana voleva entrare a Budapest e descrivere la rivolta del 1956, ma i carri armati sovietici l'hanno fermata al confine. Era la fine di un sogno. Passano poco più di dieci anni e un altro sforzo fallisce, quello di «mettere insieme le razze, ricavarne un popolo unito». Questa volta è Detroit che brucia per le rivolte razziali, come bruciano molte altre città degli Stati Uniti. Oriana Fallaci vuole capire, la sua coscienza è tormentata dal dubbio. È per questo che parte per il Vietnam, che incontra i fedayn in lotta contro gli israeliani, che incide con la sua penna senza risparmiare nessuno, nemmeno gli ipocriti generali di un conflitto dimenticato, come quello tra India e Pakistan nel 1971. Vent'anni più tardi, alla prima guerra del Golfo, mentre i pozzi petroliferi sono in fiamme, riconosce il primo round di una crociata destinata a dividere due sistemi di vita, due civiltà. Con la sua nota veemenza rifiuta l'arrendevolezza dell'Occidente, e in una pagina inedita qui pubblicata per la prima volta tuona: «Io non voglio morire neanche da morta». Ogni giorno per lei è quello giusto per combattere, qualche volta arrendendosi, come nell'attimo in cui l'amore per Alekos Panagulis la colpisce come un proiettile che le si conficca nel cuore.</span></p>

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