Isbn: 9788807105463
€18.05 €19.00 5.00%

Sinossi

La storia e l'eredità della scuola fondata nel 1919 da Walter Gropius sono inseparabili dalla vicenda della Repubblica di Weimar. "Ma il Bauhaus non si limitò a riflettere gli alti e bassi della realtà: cercò anche di mutarla. Quando si voleva eternare il caos, il Bauhaus rivendicò, con Gropius, l'ordine. Quando più tardi si cercò di eternare l'ordine vacillante e oppressivo della razionalizzazione industriale, il Bauhaus, con Meyer, si adoperò per dare a questa razionalizzazione un contenuto sociale". Nel dopoguerra Tomás Maldonado dovette fare i conti con l'esperienza del Bauhaus quando, con altri, avviò a Ulm la Hochschule für Gestaltung, la nuova scuola di progettazione che ha segnato in modo indelebile la storia del design nel secondo Novecento. E in diverse circostanze prese posizione nei confronti della "tradizione Bauhaus", con un atteggiamento critico e controcorrente che voleva riportarne il lascito culturale dal piano del mito a quello della realtà. La collezione di scritti, lettere e interventi risalenti al lungo periodo tra il 1955 e il 2009 si confronta con uno snodo storiografico decisivo per il design e solleva una serie di questioni ancora attuali: il rapporto tra arte e design, la formazione dei progettisti, l'importanza della scienza per l'attività progettuale e, non per ultimo, il ruolo politico e la responsabilità del designer nei confronti dei grandi problemi sociali e ambientali del nostro tempo. Ogni critica al Bauhaus è in realtà per Maldonado un'occasione per discutere questioni contemporanee e questa raccolta, esplorando la discontinuità fra il passato e la nuova visione pedagogica e sociale di Ulm, ne rivela la straordinaria modernità.

€18.05 €19.00 5.00%

Sinossi

Il tema dell'intervento progettuale sulla città, pensato come «innesto» e «ricucitura», è insito nell'architettura del Renzo Piano Building Workshop dall'inizio della sua attività fino alla recente attenzione al «rammendo» delle periferie. Questa monografia mette in evidenza, attraverso una scelta mirata di progetti, la sua attitudine a costruire sul costruito con un attento ascolto del luogo. Renzo Piano opera sulla città in perenne evoluzione con un'intelligenza leggera e ostinata fin dai primi progetti, senza presunzione, instaurando un rapporto dialettico con il centro storico e le periferie.

€15.2 €19.00 20.00%

Sinossi

Esiste un modo estremamente semplice e altrettanto efficace per comprendere l'impatto del Bauhaus sulla pittura, l'architettura e il design del Novecento: basta osservare una foto di gruppo degli artisti che ne hanno fatto parte. Tra i loro volti, si riconoscono facilmente quelli di Walter Gropius e Paul Klee, di Vasilij Kandinskij e Ludwig Mies van der Rohe, di Joseph e Anni Albers. Il loro incontro tra Weimar, Berlino e Dessau fu un evento senza precedenti, probabilmente ineguagliabile, dettato dall'utopia estetica e sociale di armonizzare arte e industria, razionalità e bellezza; una parentesi radiosa in una Germania che stava già precipitando nel buio. Questo volume è la storia collettiva di quei sei grandi maestri. Sei artisti cruciali che vissero l'uno a fianco all'altro, insegnarono nelle stesse aule e finirono per influenzare reciprocamente i loro destini. Mentre nei laboratori del Bauhaus nasceva un nuovo design, destinato a ridefinire i valori della produzione seriale, le serate a Weimar e Dessau erano animate da balli in maschera e accalorate discussioni. Camminando nella fresca pineta, tra le case dei maestri, era possibile trovare due dei maggiori pittori dell'epoca, Paul Klee e Vasilij Kandinskij, che discutevano di colore ed energia; o imbattersi in Walter Gropius, rapito dalle volubili traiettorie di Alma, un'autentica femme fatale che lo incontrava all'insaputa del marito, Gustav Mahler. Se queste immagini si susseguono ora in Bauhaus è perché il suo autore, Nicholas Fox Weber, non è soltanto uno dei maggiori studiosi del movimento, ma è stato amico e confidente di Josef e Anni Albers. In lunghe conversazioni e intensi dialoghi, ha raccolto dalla viva voce degli ultimi Bauhausler le riflessioni, gli aneddoti e le memorie di un'epoca d'eccezione. L'epoca in cui l'avanguardia provò a ricucire la frattura che separava arte e società: l'ultimo grande sogno umanista del Novecento.

€42.00

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Perché Joseph Beuys si è rinchiuso per tre giorni in una galleria in compagnia di un coyote? Perché Chris Burden si è fatto sparare a un braccio? Perché Alberto Burri dipingeva con la fiamma ossidrica? Perché Mona Hatoum ha proiettato la sua gastroscopia? Perché Marina Abramovic ha trascorso un'intera Biennale di Venezia a scalcare ossi di manzo? Tuo marito sta indugiando perplesso, non capisce per quale ragione dovrebbe seguirti a un temibile vernissage, lui che non distingue un acquerello da un olio. Eppure un modo per fargli cambiare idea c'è. Basta sfogliare queste pagine e lasciare che Mauro Covacich, con allegra semplicità, venga a darti una mano e vi conduca insieme nel mondo dell'arte contemporanea.

€11.90
Isbn: 9788842825081
€24 €25.00 4.00%

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Dalla sua prima edizione nel 1966, "L'architettura della città" è stato il testo che più ha influenzato la riflessione urbanistica, restituendo centralità alla grande questione rimossa della forma. Ogni città è forma, e qualsiasi tentativo di comprenderla unicamente attraverso le sue funzioni è destinato a fallire. Nella forma, la tradizione mostra la sua capacità di mutare e durare nel tempo, e l'idea che una comunità ha di sé entra in risonanza con i bisogni pratici a cui deve far fronte. L'architettura diventa così un atto collettivo, in cui si uniscono due urgenze umane come l'intenzionalità estetica e la necessità di costruire un ambiente propizio alla vita. Non si tratta di un incontro teorico, ma di un'alchimia che genera spazi concreti: strade da percorrere, edifici da abitare, monumenti in cui depositare identità. Questa città, così animata e così umana, emerge dal tempo, cresce su se stessa, acquista coscienza e memoria allestendo il palcoscenico in cui istanze opposte si scontrano e sintetizzano: particolare e universale, individuale e collettivo, progettazione razionale e locus. Solo abbracciando la complessità di questo campo di forze eterogenee è possibile un approccio architettonico che sia nel contempo estetico e politico. Attraverso una rassegna di città ideali e di luoghi reali - da Berlino a Stoccolma, dal foro di Roma all'antico teatro di Arles divenuto un quartiere abitato -, Aldo Rossi costruisce un testo spartiacque della letteratura urbanistica. "L'architettura della città" è un saggio scritto con rigore rinascimentale e insieme la dichiarazione di poetica di uno dei più importanti architetti e intellettuali italiani; un libro che si dischiude a interpretazioni sempre fertili e nuove perché, come una sinfonia o un grande romanzo contemporaneo, ha la profondità e il fascino di un'opera aperta.

€24 €25.00 4.00%
Isbn: 9788834601334
€ 30.00

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Per quale motivo tutti, o quasi tutti, vogliono vivere in città? Le possibili risposte sono molte. Livio Sacchi, da architetto, è convinto che il principale motivo per cui le città piacciono così tanto sia sostanzialmente uno solo: in città ci si sente e si è più liberi che altrove. Affrancando le identità dei singoli dalle aspettative familiari e sociali e permettendo a chi vi abita di provare a diventare ciò che vuole, le città consentono qualcosa di molto prossimo all'autodeterminazione del proprio essere. Con uno sguardo critico rivolto alle migliori e alle peggiori soluzioni adottate nelle metropoli di tutto il mondo, Sacchi osserva il rapporto in continua evoluzione tra uomo e spazio urbano, provando a immaginarne gli sviluppi. A Parigi come a Tokyo, a Milano e Roma come a Delhi e a New York, parlare oggi di patrimonio culturale e architettonico, di centro e periferia, significa affrontare i temi della comunità e della cittadinanza, delle infrastrutture fisiche e digitali, di una inarrestabile globalizzazione e delle sue conseguenze. Questi cambiamenti sempre più veloci, apparentemente incontrollati, costituiscono una grande occasione per costruire un mondo a misura dell'uomo e delle sue potenzialità. Ma occorre che la politica, sia a livello centrale sia locale, operi pensando al bene comune, pianificando l'avvenire delle città in cui viviamo e, quindi, il nostro stesso futuro. Un futuro che si costruisce, insieme, nel tempo e che non è altro che il prodotto delle nostre azioni presenti e, soprattutto, della nostra capacità di progettare e innovare.

€30.00

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Alcuni edifici hanno fortemente caratterizzato il Terzo Millennio, diventando simboli di modernità per le città e i territori di appartenenza e contribuendo alla scoperta e alla creazione di nuovi land-mark. Ma non solo: oggi alla moderna architettura non si chiede solo di rispondere alle esigenze del proprio ruolo primario, ma anche di essere occasione di riqualificazione e di offrire possibilità d'uso diversificate e sempre più aperte al pubblico volume accoglie trenta progetti realizzati in ogni angolo del mondo, esempi di costruzioni geniali e innovative, tecnologicamente all'avanguardia ed ecosostenibili: grattacieli che si spingono sempre più in alto, musei circondati dall'acqua, originali complessi alberghieri e teatri realizzati con materiali poveri. Queste sono solo alcune delle stupefacenti opere architettoniche e degli architetti che hanno contribuito a dare un volto alle nostre città del terzo millennio, ponendo sotto i riflettori l'ambiente, lo sviluppo sostenibile e una diversa considerazione dello spazio pubblico.

€27.55 €29.00 5.00%
Isbn: 9788869449819
€ 32.00

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Una vera e propria guida - con tanto di indirizzi - dell'opera di Frank Lloyd Wright (1867-1959), che fin dall'esilio americano negli anni Quaranta Bruno Zevi ha considerato il più grande architetto moderno. Nel volume viene ripercorsa la titanica produzione del genio di Taliesin West, dalla produzione incessante di residenze immerse nella natura come la Casa sulla cascata a strepitosi edifici urbani come il Solomon R. Guggenheim Museum di New York. Da questo affascinante excursus emerge non solo una creatività incessante nel dar vita allo spazio per l'uomo, ma anche una straordinaria capacità di anticipazione delle conseguenze che lo sviluppo della grande industria avrebbe comportato sugli equilibri del pianeta. La proposta alternativa di uno sviluppo territoriale organico e policentrico, lungi dall'essere frutto di una visione regressiva (come troppo spesso è stata considerata), rivela oggi profeticamente tutto il suo potenziale ecologico.

€32.00

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