Isbn: 9788874527311
€ 10.00

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Cosa chiediamo ancora a un libro, noi lettrici e lettori? Vogliamo solo, come recita un mantra editoriale raccolto dallo scrittore e scout Giulio Mozzi, che sia "lineare, ben scritto, con un/a protagonista in cui ci si possa identificare senza indugi, che affronti difficoltà che fanno parte dell'esperienza quotidiana, e che contenga alla fine un messaggio di conforto"? O i libri possono essere ancora per noi guide verso un territorio selvaggio? Chiediamo ai nostri romanzi (e a noi stessi) di essere solo giardini? Tagliamo fuori tutto ciò che è bosco, perdersi, fare esperienza dell'oltre? In questo quaderno di appunti, che segue liberamente l'andamento delle idee che si cercano e si rispondono, Laura Pugno, autrice de La ragazza selvaggia (finalista Premio Campiello 2017), cerca di rispondere a queste domande, e lo fa partendo dal corpo, dalla sua lingua incapace di mentire.

€10.00
Isbn: 9788806246761
€ 10.00

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L'epidemia di Covid-19 si candida a essere l'emergenza sanitaria più importante della nostra epoca. Ci svela la complessità del mondo che abitiamo, delle sue logiche sociali, politiche, economiche, interpersonali e psichiche. Ciò che stiamo attraversando ha un carattere sovraidentitario e sovraculturale. Richiede uno sforzo di fantasia che in un regime normale non siamo abituati a compiere: vederci inestricabilmente connessi gli uni agli altri e tenere in conto la loro presenza nelle nostre scelte individuali. Nel contagio siamo un organismo unico, una comunità che comprende l'interezza degli esseri umani. Nel contagio la mancanza di solidarietà è prima di tutto un difetto d'immaginazione.

€10.00
Isbn: 9788845934971
€ 11.00

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«Pensiero concretissimo, pensiero che ha illuminato l'essenza del nostro presente più di centurie di economicismo e sociologismo. Che ne ha messo in luce il radicale, compiuto nihilismo, che lo ha affrontato nelle sue origini storiche e metafisiche. Il nihilismo che ci mette costantemente in debito, abitanti una vita che non è nostra, che è destinata a dissolversi come dal nulla è venuta. Il nihilismo che non ci permette neppure di pensare alla Gioia, alla Gloria, all'Eterno. Inattualità poderosa, monumentale della grande opera di questo Maestro. Cosa è possibile comprendere del dramma dell'epoca se non si legge Heidegger contra Severino? Manca il controcanto a tutte le correnti fondamentali della filosofia o post-filosofia del Novecento, se non si comprende Severino... di Verità era affamato Severino. E questa fame ha cercato, disperatamente forse, di comunicarci lungo tutta la sua vita, con le migliaia e migliaia delle sue pagine che vivono e vivranno». (Massimo Cacciari)

€11.00
Isbn: 9788806239619
€ 12.00

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<p><span style="caret-color: rgb(33, 37, 41); color: rgb(33, 37, 41); font-family: &quot;Source Sans Pro&quot;; font-size: 13px; text-align: justify;">Quanto delle nostri radici viene dai libri che abbiamo letto? «Tutto, molto, poco o niente, risponde Primo Levi, a seconda dell'ambiente in cui siamo nati, dalla temperatura del nostro sangue, dal labirinto che la sorte ci ha assegnato.» Nel 1981 Levi allestisce un'antologia degli autori che gli sono più cari e più hanno contato per lui, motivando le sue scelte attraverso una serie di 'cappelli' che possiamo anche leggere come una dichiarazione di poesia. Ancora una volta Levi si conferma scrittore onnivoro, enciclopedico e curioso, che incrocia gli interessi scientifici con quelli umanistici, sino a comporre una figura di scrittore rara e forse unica nel nostro panorama letterario.</span><br></p>

€12.00

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La nascita di un bambino è un evento di grande gioia per tutta la famiglia, un evento che può essere vissuto con partecipazione ed entusiasmo anche dal primogenito, se accompagnato dall'affetto e dalla comprensione di mamma e papà. Il libro Benvenuto fratellino, benvenuta sorellina di Giorgia Cozza risponde ai dubbi e agli interrogativi dei genitori, offrendo utili informazioni e suggerimenti pratici per coinvolgere i fratelli maggiori nell'attesa e nell'accoglienza del nuovo nato.

€16.50

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Che ti piaccia o no, oggi sei il risultato delle abitudini che hai adottato negli ultimi cinque anni e tra cinque anni sarai il risultato di quelle che decidi di fare tue da oggi. Fumi venti sigarette al giorno o fai sport? Mangi al fast-food o a casa cucinando sano? Ascolti i sentimenti spiacevoli o li eviti? Dedichi le ultime ore della tua giornata ai social o alla lettura? Le abitudini sono quella forza invisibile che lentamente e senza tregua determina la tua persona, dà forma alla tua identità e all'immagine che gli altri hanno di te. Ecco perché sono così importanti. La buona notizia è che possono essere studiate, sviluppate e modificate e che, grazie ad esse, puoi realizzare quello che desideri essere. Insomma, puoi sfruttare il loro potenziale per abbandonare le abitudini sbagliate e adottare quelle vincenti. "Fattore 1%" presenta un metodo innovativo per trasformare, passo dopo passo (un 1% alla volta appunto), i comportamenti che per te sono importanti in azioni facilmente ripetibili, quindi in abitudini forti e sostenibili nel tempo.

€20.00

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I greci e i romani, al di là delle profonde differenze tra le due culture, vivevano i rapporti tra uomini in modo molto diverso da quello in cui lo viviamo noi oggi. Per i greci e i romani (ovviamente, salvo eccezioni) l'omosessualità non era mai una scelta esclusiva. Amare un altro uomo non era un'opzione fuori dalla norma, che esprimeva una diversità. Era "solo" una parte integrante dell'esperienza di vita: era la manifestazione di una pulsione vuoi sentimentale vuoi sessuale che nell'arco dell'esistenza si alternava e talvolta si affiancava all'amore per una donna. Questo brillante saggio, stimolante e pungente, sulla bisessualità a Roma e Atene ne esplora i contorni e ne rilegge le dinamiche più profonde, grazie all'accurato utilizzo delle fonti più diverse (testi giuridici e medici, poesia, letteratura filosofica). Un libro importante e al contempo di gradevolissima lettura: il rituale educativo dell'amore per gli adolescenti in Grecia e lo stupro nell'antica Roma vengono riletti come gli elementi cruciali, per quanto rinnegati, del mondo classico. Una tesi che ancora adesso suscita scalpore.

€11.00
Isbn: 9788806238063
€ 11.00

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<p><span style="caret-color: rgb(33, 37, 41); color: rgb(33, 37, 41); font-family: &quot;Source Sans Pro&quot;; font-size: 13px; text-align: justify;">La mia casa, Ex chimico, Contro il dolore, Il salto della pulce, Notizie dal cielo, Il mondo invisibile, Il linguaggio degli odori, sono alcuni titoli degli scritti che Primo Levi ha pubblicato tra il 1964 e il 1984. Le scienze naturali, la zoologia, l'astronomia, la letteratura diventano punti di partenza per una serie di riuscite divagazioni, di "invasioni di campo, incursioni nei mestieri altrui, bracconaggi in distretti di caccia riservata", che arricchiscono in maniera sorprendente la fisionomia dello scrittore. Levi conosce a fondo le cose di cui parla, rivelandosi il più estroso dei botanici, degli zoologi e dei linguisti. Inoltre racconta gli autori che gli sono cari, ci spiega perché scrive, evoca ricordi di giovinezza nostalgici e ironici, riflette sui legami tra il mondo della natura e quello della cultura. E finisce per offrirci una preziosa autobiografia, scritta con il suo stile inconfondibile: nitido, scarno, preciso.</span><br></p>

€11.00

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Questa doppia biografia tratteggia le vite di due delle più famose protagoniste del Rinascimento italiano, Isabella d'Este marchesa di Mantova e Lucrezia Borgia duchessa di Ferrara, che divengono cognate in virtù del terzo matrimonio di Lucrezia con Alfonso d'Este. Erede di una grande dinastia, sottile stratega capace di vincere le più difficili partite dello scacchiere italiano, mecenate e collezionista, Isabella incarna il prototipo della donna politica cerebrale e ragionatrice, che antepone l'interesse dello Stato agli affetti. Lucrezia, figlia di un papa controverso e "carnale" come Alessandro VI, è invece capace di intense passioni e forti sentimenti, ma all'occorrenza si dimostra un'accorta governante e arriva a contendere a Isabella il primato di mecenate più celebrata della penisola. Le due cognate incrociano le loro esistenze con quelle dei maggiori personaggi del tempo, incarnando due diversi e significativi prototipi di "dame di potere e di corte". Attraverso Isabella e Lucrezia, inoltre, il libro racconta nel dettaglio l'Italia dell'Umanesimo e del Rinascimento, mettendone in evidenza la grandezza e la tragicità, gli splendori e le miserie, la complessità e le contraddizioni, gli individualismi e i particolarismi che le impediranno per molti secoli ancora di divenire uno stato unitario. È, dunque, una biografia ma anche un'analisi politica, che attraverso lo studio del passato, delle Signorie, del papato, dell'impero, dei regni nazionali, serve a comprendere meglio l'Italia di oggi. Perché la storia, come direbbe Benedetto Croce, "è sempre storia contemporanea".

€13.00
Isbn: 9788817155717
€ 19.00

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L'amore per i libri ha sempre superato ogni ostacolo, la passione per la lettura non si arresta nemmeno di fronte alle prove più ardue; basti pensare alle vicende dei volumi costretti alla clandestinità, come le opere di Solzenicyn fotocopiate in segreto negli uffici del Cremlino o le copie della Fattoria degli animali di George Orwell conservate in un nascondiglio a Berlino Est. Attraverso un caleidoscopio di citazioni, aneddoti e ritratti di personaggi indimenticabili, Martin Latham ci racconta la storia della nostra ossessione per i libri, in tutte le sue infinite sfumature. Dalla penombra di antiche grotte in Cina alle bancarelle di Parigi, da Brooklyn a Francoforte, ci conduce tra bibliofili folli, monaci medievali, rockstar, minatori, carpentieri e calzolai, uomini politici e generali - tutti accomunati dalla passione libresca. Ci invita a scoprire il fascino dei marginalia, le note a margine manoscritte che per secoli hanno fatto dannare i bibliotecari; o quegli album composti di citazioni ritagliate noti come commonplace books; o ancora i chapbooks, gli antenati dei moderni libri tascabili, ritenuti prodotti dozzinali eppure tanto amati da Blake, Dickens, Stevenson e Shakespeare. Ci parla dei comfort books, i «libri di consolazione», quelli che possiedono il potere di portarci in luoghi migliori, tanto che scovarne uno «è, come quando ci si innamora, un'esperienza indimenticabile». E ci ricorda che Napoleone portava sempre in battaglia la sua copia dei "Dolori del giovane Werther". Storia culturale, memoir autobiografico, zibaldone di curiosità, ma soprattutto sincera lettera d'amore al libro in quanto oggetto meraviglioso e immortale, questo volume fascinoso e divertente racconta la storia di un libraio particolare, di tanti lettori e di molti, moltissimi libri. Se amate perdervi tra gli scaffali di una libreria, questo è il testo che fa per voi.

€19.00

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Dante è il poeta che inventò l'Italia. Non ci ha dato soltanto una lingua; ci ha dato soprattutto un'idea di noi stessi e del nostro Paese: il «bel Paese» dove si dice «sì». Una terra unita dalla cultura e dalla bellezza, destinata a un ruolo universale: perché raccoglie l'eredità dell'Impero romano e del mondo classico; ed è la culla della cristianità e dell'umanesimo. L'Italia non nasce da una guerra o dalla diplomazia; nasce dai versi di Dante. Non solo. Dante è il poeta delle donne. È solo grazie alla donna - scrive - se la specie umana supera qualsiasi cosa contenuta nel cerchio della luna, vale a dire sulla Terra. La donna è il capolavoro di Dio, la meraviglia del creato; e Beatrice, la donna amata, per Dante è la meraviglia delle meraviglie. Sarà lei a condurlo alla salvezza. Ma il poeta ha parole straordinarie anche per le donne infelicemente innamorate, e per le vite spente dalla violenza degli uomini: come quella di Francesca da Rimini. Aldo Cazzullo ha scritto il romanzo della Divina Commedia. Ha ricostruito parola per parola il viaggio di Dante nell'Inferno. Gli incontri più noti, da Ulisse al conte Ugolino. E i tanti personaggi maledetti ma grandiosi che abbiamo dimenticato: la fierezza di Farinata degli Uberti, la bestialità di Vanni Fucci, la saggezza di Brunetto Latini, la malvagità di Filippo Argenti. Nello stesso tempo, Cazzullo racconta - con frequenti incursioni nella storia e nell'attualità - l'altro viaggio di Dante: quello in Italia. Nella Divina Commedia sono descritti il lago di Garda, Scilla e Cariddi, le terre perdute dell'Istria e della Dalmazia, l'Arsenale di Venezia, le acque di Mantova, la «fortunata terra di Puglia», la bellezza e gli scandali di Roma, Genova, Firenze e delle altre città toscane. Dante è severo con i compatrioti. Denuncia i politici corrotti, i Papi simoniaci, i banchieri ladri, gli usurai, e tutti coloro che antepongono l'interesse privato a quello pubblico. Ma nello stesso tempo esalta la nostra umanità e la nostra capacità di resistere e rinascere dopo le sventure, le guerre, le epidemie; sino a «riveder le stelle». Un libro sul più grande poeta nella storia dell'umanità, a settecento anni dalla sua morte, e sulla nascita della nostra identità nazionale; per essere consapevoli di chi siamo e di quanto valiamo.

€18.00
Isbn: 9788806200305
€ 28.00

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Nell'opera di Hannah Arendt, Sulla rivoluzione occupa una posizione centrale, insieme riflessione teorica ed esperienza morale della sua piena maturità. In questo libro, ormai considerato un classico, confluiscono i motivi fondamentali della sua ricerca e appare in tutto il suo significato l'idea alla quale è rimasta fedele tutta la vita, secondo cui la sola ragion d'essere della politica è la libertà, e suo compito è produrre situazioni che ne allarghino gli spazi, cioè produrre istituzioni e corpi politici «che garantiscano lo spazio entro cui la libertà può manifestarsi»; la politica fallisce invece allorquando per scelta o costrizione sia portata a deviare da questa strada. Di qui il giudizio sul sostanziale fallimento delle due rivoluzioni francese e russa e sulla sostanziale riuscita della rivoluzione americana, la prima delle rivoluzioni moderne. Il senso profondo del libro, come del resto di tutta l'opera della Arendt, dolorosamente segnata dall'esperienza del totalitarismo, sta nella coraggiosa rivendicazione dell'autonomia delia politica (e, in polemica con Marx, del primato del pensiero), nel suo martellante richiamo alla responsabilizzazione individuale e alla socializzazione, ma istituzionalizzata, del potere, spinta fin quasi a toccare i confini di un antistatalismo libertario, nella perseveranza a individuare e combattere il mito ricorrente della violenza, la cui inevitabile conclusione è stata ogni volta il terrore, la deviazione e la fine della rivoluzione, la disfatta in primo luogo degli ideali in nome dei quali era stata iniziata.

€28.00

Sinossi

Che cosa vuol dire essere uomini? Gettarsi a capofitto contro gli ostacoli a costo della morte, o pianificare con astuzia ogni mossa? Inseguire la verità, o manipolarla? Essere Achille, oppure Odisseo? «Nessuno fra gli antichi Greci ignorava la profonda distanza caratteriale che divideva i due eroi. Nessuno ignorava la vita di Odisseo e la morte di Achille, l'astuzia del primo e la schiettezza del secondo, la riflessività dell'uomo maturo e l'impulsività del giovane. Il loro desiderio di uccidere la morte. L'uno schivandola. L'altro disprezzandola». Fin dall'antichità, Odisseo e Achille sono considerati i paradigmi di due modi antitetici di affrontare la vita. Da una parte un'intelligenza duttile, capace di adeguarsi alle circostanze per aggirare gli ostacoli, dall'altra la ferocia di chi pretende di dare forma alla realtà. Odisseo sa aspettare, sopportare, pur di salvarsi. Achille no, consuma l'attimo, divora la propria esistenza. Perché è troppo schietto, istintivo, collerico, almeno quanto Odisseo è prudente, strategico e ingannevole. L'uno rivolto al futuro, l'altro concentrato sul presente, sono entrambi incapaci di fare i conti con il passato. E sono fragili, come tutti noi, come noi destinati a un corpo a corpo con la loro finitezza. Ma che cos'è l'eroismo se non vivere fino in fondo la propria condizione mortale? Attraverso lo sguardo di Achille e Odisseo, Nucci racconta due visioni diverse del mondo, tanto radicate nell'immaginario collettivo da riuscire a parlare, ininterrottamente, al nostro tempo.

€16.00
Isbn: 9788842822318
€ 26.00

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Con "Il secondo sesso", Simone de Beauvoir affranca la donna dallo status di minore che la obbliga a essere l'Altro dall'uomo, senza avere a sua volta il diritto né l'opportunità di costruirsi come Altra. Con veemenza da polemista di razza, Simone de Beauvoir passa in rassegna i ruoli attribuiti dal pensiero maschile alla donna - sposa, madre, prostituta, vecchia - e i relativi attributi - narcisista, innamorata, mistica. Approda, nella parte conclusiva, dal taglio propositivo, alla femme indépendante, che non si accontenta di aver ricevuto una tessera elettorale e qualche libertà di costume, ma che attraverso il lavoro, l'indipendenza economica e la possibilità di autorealizzazione che ne deriva - sino alla liberazione del suo peculiare "genio artistico", zittito dalla Storia - riuscirà a chiudere l'eterno ciclo del vassallaggio e della subalternità al sesso maschile. L'avvenire, allora, sarà aperto. Con una determinazione prima sconosciuta e un linguaggio nuovo, che tesse il filo dell'argomentazione attraverso un'originale mescolanza di mito e letteratura, psicoanalisi e filosofia, antropologia e storia, Simone de Beauvoir sfida i cultori del gentil sesso criticando le leggi repressive in materia di contraccezione e aborto, il matrimonio borghese, l'alienazione sessuale, economica e politica. Provoca il pubblico conservatore, cerca il riconoscimento personale, rivendica la solidarietà collettiva. Prefazione di Julia Kristeva. Postfazione di Liliana Rampello.

€26.00

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I maschi e le femmine sono indiscutibilmente diversi sul piano biologico, ma la socializzazione accentua le differenze. Prendiamo l'esempio della cucina. In generale, è più probabile che siano le donne a sbrigare le faccende di casa: cucinare e pulire. Ma qual è il motivo? È perché le donne nascono con il gene della cucina o perché sono state educate a credere che cucinare sia un loro compito? Il problema del genere è che prescrive come dovremmo essere, invece di riconoscere come siamo. Passiamo troppo tempo a insegnare alle ragazze a preoccuparsi di cosa pensano i ragazzi, a essere ambiziose ma non troppo, a puntare al successo ma non troppo, altrimenti saranno una minaccia per gli uomini. Allo stesso tempo facciamo un grave torto ai maschi educandoli a aver paura della debolezza, della vulnerabilità. Spingendoli a credere di dover essere dei duri, li rendiamo fragili. In questo modo il genere ci inchioda a dei ruoli prefissati che spesso non ci rispecchiano. E se ci concentrassimo sulle capacità e sugli interessi invece che sul genere? Quanto saremmo più felici, quanto ci sentiremmo più liberi di essere chi siamo veramente?

€12.00

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L'amore dura solo il tempo di un bacio? La sua promessa è destinata fatalmente a dissolversi? La fiamma che brucia può durare eternamente? Oppure ogni amore finisce inevitabilmente? Il desiderio per esistere non ha forse sempre bisogno del Nuovo? Il matrimonio è allora condannato a essere solo il cimitero del desiderio? E il lessico famigliare a esaurire il lessico amoroso? Può esistere un amore che dura nel tempo mentre continua a bruciare? E poi ancora: l'erotismo può integrarsi all'amore o lo esclude necessariamente? La spinta appropriativa e i fantasmi della gelosia caratterizzano ogni amore o sono solo i sintomi di una malattia inestirpabile? Cosa accade quando uno dei due tradisce la promessa? Cosa è un tradimento e quali sono le ferite che apre? È possibile il perdono nella vita amorosa? E la violenza? È una parte ineliminabile dell'amore o la sua profanazione più estrema? Cosa accade quando un amore finisce, quando dell'estasi del primo incontro e della luce del "per sempre" non resta che cenere? È possibile sopravvivere alla morte di un amore che voleva essere per sempre? E qual è il mistero che accompagna gli amori che sanno durare senza rassegnarsi alla morte del desiderio, quegli amori che conoscono la meraviglia di una "quiete accesa", come la definiva poeticamente Ungaretti? In sette brevi lezioni Massimo Recalcati scandaglia tutti questi interrogativi e offre ai suoi lettori i testi del programma televisivo "Lessico amoroso".

€14.00
Isbn: 9788807903557
€ 13.00

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Questo affresco della società franco-borgognona dei secoli XIV e XV continua a rimanere, a cento anni dalla sua apparizione, punto di riferimento imprescindibile, nonché inesauribile fonte di riflessione e ispirazione, per studiosi e lettori di tutto il mondo. Fu una "scintilla spirituale", in un periodo in cui l'autore nutriva grande ammirazione per l'arte dei fratelli Van Eyck e dei loro contemporanei, a spingerlo a scrivere del Tardo Medioevo non come un annuncio del futuro, ma come crepuscolo di qualcosa che stava svanendo e si stava nel contempo rinnovando, evidenziando in tal modo una linea di continuità tra Medioevo e Rinascimento: "Il rapporto tra il nascente Umanesimo e il declinante spirito del Medioevo è molto meno semplice di quanto siamo portati a credere". Da questa sintesi di erudizione e capacità affabulatoria, di fonti letterarie e arti figurative, emergono figure più o meno celebri di donne e di uomini che cercano di sopravvivere alla durezza dell'esistenza cercando un senso in nuove forme di vita e di pensiero, in esperienze sia intellettuali e artistiche sia quotidiane e banali. Huizinga, nella sua visione, riassume tale aspirazione a una vita migliore mediante l'analisi approfondita e appassionata di temi quali la religione cristiana, l'ideale cavalleresco o monastico, l'onore e il coraggio, l'amore e l'erotismo, la bellezza, la vita, la morte. Quest'opera può essere letta anche come una conferma delle radici culturali comuni a tutti gli europei, radici che l'uomo Huizinga difese strenuamente prima contro gli ipernazionalismi dell'epoca e poi contro il nazismo. Una grande lezione, drammaticamente attuale.

€13.00
Isbn: 9788860445018
€ 16.50

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Il Global Slavery Index 2016 - il rapporto annuale sulla schiavitù nel mondo - conta in 129.600 le persone ridotte in schiavitù in Italia, collocandoci al 49esimo posto nel ranking dei 167 Paesi presi in considerazione. In Europa unicamente la Polonia fa peggio. Siamo il vertice europeo della sparizione dei minori non accompagnati e dello sfruttamento delle prostitute provenienti dalla Nigeria e dai Paesi ex Socialisti, ma siamo soprattutto lo Stato dove caporalato e impresa tendono a fondersi con le più consolidate organizzazioni mafiose. Questo intreccio è "Mafia Caporale". Il business di questa metamafia è l'illecito sfruttamento del lavoro. Dall'agricoltura ai servizi, fino alla piccola industria, il mercato del lavoro si riempie di lavoratori e di lavoratrici schiavizzati. Mafia Caporale è oggi più forte del collocamento pubblico, e dà vita a una moltitudine di agenzie di somministrazione lavoro dentro le quali lava somme inimmaginabili di denaro sporco. Sarte, braccianti, camgirls, muratori, prostitute, blogger, coccobello!, lavavetri, parcheggiatori, vigilanti, camionisti, mendicanti e minori, sono solo alcuni dei volti della schiavitù di cui i parla Leonardo Palmisano nel suo viaggio al nord al sud di Italia dove ha incontrato personalmente ognuno di loro, e per ognuno ha raccolto una storia, un'immagine, un ritratto. Non si può rimanere indifferenti dopo la lettura di "Mafia Caporale", ogni storia rimane impressa nella memoria.

€16.50

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Con la Resistenza è cominciata una nuova epoca, la nostra. Il tempo tragico ed eroico che ha messo fine allo Stato fascista ha per protagonisti donne e uomini capaci della decisione estrema di conquistare anche con le armi una libertà per molti sconosciuta. Ma la memoria svanisce e gli errori della storia possono ripetersi. Insieme all'Anpi, Gad Lerner e Laura Gnocchi hanno costruito un romanzo collettivo, frutto della raccolta senza precedenti di oltre quattrocento interviste filmate. Un'impresa che non è ancora finita, una corsa contro il tempo per dare voce a coloro che, nei venti mesi che separarono l'8 settembre 1943 dalla Liberazione, erano giovanissimi, adolescenti o addirittura bambini. È un tentativo di esplorare il mondo della loro scelta. Cosa passava per la loro testa? Come si sono formati i codici di comportamento, le idee, la visione del mondo, il loro "antifascismo esistenziale"? Molti vengono da famiglie in cui l'opposizione al regime risale agli anni venti. Altri, all'improvviso, l'8 settembre si trovarono a vivere le "svestizioni" frettolose e poi la disobbedienza all'arruolamento nelle file repubblichine e alla deportazione nei campi di lavoro in Germania. C'è chi andò in montagna da sedicenne, fuggendo da casa e rinunciando a frequentare l'ultimo anno di scuola, e chi scelse l'attività clandestina all'insaputa dei genitori. Episodi drammatici, amori leggendari e dinamiche familiari si intrecciano in un racconto corale di malinconia ma anche di felicità, che riporta alla luce i valori civili fondamentali che oggi dobbiamo difendere. Come scrivono Gad Lerner e Laura Gnocchi nell'introduzione, "chi liquida l'antifascismo riducendolo a ideologia obsoleta deve fare i conti con l'insegnamento che ci viene da questi uomini e da queste donne ancora presenti fra noi. La scelta da essi compiuta quando erano ragazzi deve rinnovarsi, a partire dal loro esempio, perché il fascismo non abbia un futuro".

€19.00

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In questo libro Massimo Recalcati riprende dopo alcuni anni la sua riflessione sull'arte alla luce della psicoanalisi, muovendosi in direzione contraria rispetto al conformismo intellettuale che oggi vorrebbe sancire la morte irreversibile della pittura. Piuttosto, egli ci ricorda la grande scommessa che la ispira: è possibile raffigurare l'irraffigurabile, dare un'immagine all'inesprimibile, offrire un volto all'assoluto? È questo il compito della grande arte e il filo rosso che unisce i nove artisti italiani - Giorgio Morandi, Alberto Burri, Emilio Vedova, William Congdon, Giorgio Celiberti, Jannis Kounellis, Claudio Parmiggiani, Alessandro Papetti e Giovanni Frangi - di cui Recalcati propone un ritratto ricco di suggestioni: "Tutti questi autori sanno ancora far esistere il miracolo della pittura. Sono ancora all'altezza del compito di far esistere la pittura come apertura inaudita sull'invisibile, come invocazione e preghiera laica". L'opera d'arte ci sveglia dal sonno della realtà ordinaria e ci mette di fronte al "mistero delle cose". L'arte non è una fuga, né un rifugio dall'incandescenza e dall'eccesso del reale propri della vita e della morte, ma la possibilità di incontrarne l'alterità e di ricordarci che c'è più grazia in una bottiglia o in uno straccio che nel volto dei santi.

€29.00

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