Sinossi

Tutto comincia con "Delitto e castigo", un romanzo che Paolo Nori legge da ragazzo: è una iniziazione e, al contempo, un'avventura. La scoperta è a suo modo violenta: quel romanzo, pubblicato centododici anni prima, a tremila chilometri di distanza, apre una ferita che non smette di sanguinare. "Sanguino ancora. Perché?" si chiede Paolo Nori, e la sua è una risposta altrettanto sanguinosa, anzi è un romanzo che racconta di un uomo che non ha mai smesso di trovarsi tanto spaesato quanto spietatamente esposto al suo tempo. Se da una parte Nori ricostruisce gli eventi capitali della vita di Fëdor M. Dostoevskij, dall'altra lascia emergere ciò che di sé, quasi fraternamente, Dostoevskij gli lascia raccontare. Perché di questa prossimità è fatta la convivenza con lo scrittore che più di ogni altro ci chiede di bruciare la distanza fra la nostra e la sua esperienza di esistere. Ingegnere senza vocazione, genio precoce della letteratura, nuovo Gogol', aspirante rivoluzionario, condannato a morte, confinato in Siberia, cittadino perplesso della "città più astratta e premeditata del globo terracqueo", giocatore incapace e disperato, marito innamorato, padre incredulo ("Abbiate dei figli! Non c'è al mondo felicità più grande", è lui che lo scrive), goffo, calvo, un po' gobbo, vecchio fin da quando è giovane, uomo malato, confuso, contraddittorio, disperato, ridicolo, così simile a noi. Quanto ci chiama, sembra chiedere Paolo Nori, quanto ci chiama a sentire la sua disarmante prossimità, il suo essere ferocemente solo, la sua smagliante unicità? Quanto ci chiama a riconoscere dove la sua ferita continua a sanguinare?

€18.50

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"Dietro a un grande uomo c'è sempre una grande donna": è una frase celebre attribuita a Virginia Woolf, e spesso di queste donne si conosce a malapena il nome. Mogli o amanti che hanno avuto un ruolo importante nella vita di pittori, scrittori, compositori, scultori, psicologi, scienziati di cui a volte hanno condiviso, nell'ombra, anche i talenti. Vite intense, appassionate, a volte drammatiche, altre frustranti, raramente illuminate di riflesso dalla fama dei compagni. Alcune delle loro esistenze, che vanno da inizio Ottocento all'ultimo quarto del Novecento, sono riportate alla luce in questo libro, che ricostruisce attraverso le loro straordinarie vicende d'amore una sorta di "controstoria" dell'arte, della letteratura e della scienza dell'epoca. Meriti immensi mai riconosciuti per qualcuna, come Mileva Marie, compagna di Albert Einstein, che presto abbandonò le sue aspirazioni scientifiche per appoggiare quelle del padre della relatività. Infedeltà da sopportare per alcune, o da infliggere per altre - come Oona O'Neill, che abbandona J.D. Salinger per sposare diciottenne Charlie Chaplin. Alcune, più o meno consapevolmente, rinchiuse nel loro ruolo di fonte di ispirazione - è il caso di Alice Liddell, la piccola amica di Lewis Carroll -, altre impegnate a sostenere e spronare il genio del compagno, come Gala, la musa di Salvador Dalì. C'è chi muore per amore, chi finisce internata per la sua vitalità in contrasto con i tempi; poche, come Lou von Salomé, riescono ad affermarsi e uscire dall'ombra dei grandi uomini cui si accompagnano. Per tutte il destino comune di vivere ad altissima tensione: affascinanti e ambigue, passionali e generose, coraggiose e determinate. E degne di essere ricordate.

€22.00

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<p><span style="caret-color: rgb(33, 37, 41); color: rgb(33, 37, 41); font-family: &quot;Source Sans Pro&quot;; font-size: 13px; text-align: justify;">"Nella mia vita ho visto molte brutte cose. Molte. Sono nata in una tirannia, sono cresciuta in una guerra, e per gran parte della mia esistenza ho fatto il corrispondente di guerra. Per anni (in Vietnam, otto) ho vissuto al fronte. Ho seguito battaglie, ho subito sparatorie e cannoneggiamenti e bombardamenti, ho testimoniato l'umana crudeltà e imbecillità." Mai e poi mai Oriana avrebbe autorizzato una sua biografia, eppure non ha fatto altro che scrivere e raccontare la sua storia straordinaria. Lo ha fatto dalle trincee in Vietnam e dagli uffici della Casa Bianca così come dalla tenda di Gheddafi o dal quartier generale di Khomeini. Ha raccontato la storia del Novecento e con lucidità ha saputo riconoscere il più grande incubo del Ventunesimo secolo: il terrorismo globale. Ha affrontato i grandi leader politici senza mai inchinarsi di fronte al potere. "In ogni mio libro è accennata una traccia della mia biografia umana" ripeteva ai giornalisti che sfidavano la sua proverbiale diffidenza da addetta ai lavori. Così come i suoi quaderni che utilizzava per preparare meticolosamente ogni intervista contengono numerosi appunti autobiografici; brevi note che utilizzava ampliate nei suoi libri. Questi scritti restituiscono con precisione il carattere e il pensiero di una donna sui generis, capace di maltrattare grandi leader politici e divi di Hollywood, consegnando ai suoi lettori il testamento di una vita leggendaria.</span><br></p>

€12.00
Isbn: 9788834606186
€ 20.00

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"Lettere e biglietti" ci offre una nuova voce di Goliarda Sapienza, dopo quella dei romanzi autobiografici, dell'Arte della gioia e dei Taccuini. Sapienza scriveva lettere anche lunghissime, magari il giorno stesso di un incontro, col fine di chiarire quanto neppure una conversazione a quattr'occhi potesse farle sperare: credeva nella forza del documento scritto e prima di inviarlo ne faceva sempre una copia. Su questi testi si basa questa raccolta inedita, che copre un arco di più di quarant'anni del Novecento, dagli anni cinquanta fino a qualche mese prima della morte, avvenuta nel 1996. La scelta delle lettere racconta momenti cruciali dell'esistenza e del pensiero dell'autrice, soprattutto i legami con le persone che più hanno contato nella sua vita (Citto Maselli, Luchino Visconti, Attilio Bertolucci, Sandro Pertini, Munevver Hikmet, Marta Marzotto e molti altri), in una corrispondenza epistolare attraverso cui leggere il romanzo della vita di Goliarda Sapienza.

€20.00
Isbn: 9788811816997
€ 16.00

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«Per me è molto importante sentirmi sulla tua stessa strada. Perché hai vissuto ciò che io ho solo letto, e perché avendolo vissuto non hai assecondato l'istinto di rispondere all'odio con l'odio». «Non abbiamo bisogno di eroi, serve però tenere sempre viva la capacità di vergognarsi per il male altrui, di non voltarsi dall'altra parte, di non accettare le ingiustizie». Liliana Segre ha compiuto da poco otto anni quando, nel 1938, con l'emanazione delle leggi razziali, le viene impedito di tornare in classe: alunni e insegnanti di «razza ebraica» sono espulsi dalle scuole statali, e di lì a poco gli ebrei vengono licenziati dalle amministrazioni pubbliche e dalle banche, non possono sposare «ariani», possedere aziende, scrivere sui giornali e subiscono molte altre odiose limitazioni. È l'inizio della più terribile delle tragedie che culminerà nei campi di sterminio e nelle camere a gas. In questo dialogo, Liliana Segre e Gherardo Colombo ripercorrono quei drammatici momenti personali e collettivi, si interrogano sulla profonda differenza che intercorre tra giustizia e legalità e sottolineano la necessità di non voltare mai lo sguardo davanti alle ingiustizie, per fare in modo che le pagine più oscure della nostra storia non si ripetano mai più.

€16.00

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Le persone che incontrerete tra queste pagine hanno fatto cose diversissime le une dalle altre, influendo ciascuna sulla propria realtà in modo personale. Troverete poche rivoluzioni sconvolgenti e molte cose che potevano essere fatte semplicemente volendole fare, perché è la trama del possibile a rendere più vivibile il quotidiano, non il gesto eclatante che sposta l’asse del pianeta. Nessuno di loro pensava di star facendo qualcosa di speciale con le sue scelte e forse è questo il marcatore che alla fine congiunge tutte le storie di questa raccolta: la manutenzione della felicità comune è fatta di piccoli gesti pensati e scelte forse non tutte facili, ma comunque sempre alla portata di chiunque. A nessuno in fondo è chiesto di morire per accendere una luce nelle vite che incontra. Vivere all’altezza della propria speranza sarebbe già un motore sufficiente per cambiare il pezzo di mondo che ci si è fortunosamente ritrovati tra le mani.

€15.00

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<p><span style="caret-color: rgb(33, 37, 41); color: rgb(33, 37, 41); font-family: &quot;Source Sans Pro&quot;; font-size: 13px; text-align: justify;">Che cosa rimarrà di noi nella memoria di chi ci ha voluto bene? Come verrà raccontata la nostra vita ai nipoti che verranno? Andrea Camilleri sta scrivendo quando la pronipote Matilda si intrufola a giocare sotto il tavolo, e lui pensa che non vuole che siano altri - quando lei sarà grande - a raccontarle di lui. Così nasce questa lettera, che ripercorre una vita intera con l'intelligenza del cuore: illuminando i momenti in base al peso che hanno avuto nel rendere Camilleri l'uomo che tutti amiamo. Uno spettacolo teatrale alla presenza del gerarca Pavolini e una strage di mafia a Porto Empedocle, una straordinaria lezione di regia all'Accademia Silvio D'Amico e le parole di un vecchio attore dopo le prove, l'incontro con la moglie Rosetta e quello con Elvira Sellerio... Ogni episodio è un modo per parlare di ciò che rende la vita degna di essere vissuta: le radici, l'amore, gli amici, la politica, la letteratura. Con il coraggio di raccontare gli errori e le disillusioni, con la commozione di un bisnonno che può solo immaginare il futuro e consegnare alla nipote la lanterna preziosa del dubbio.</span><br></p>

€14.00

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Un ex-ragazzo di oggi, figlio di un padre strappato alla vita, racconta la vicenda di quel padre, Aldo, partigiano con i suoi sette fratelli nella banda Cervi, per rivendicare la sua storia e, al tempo stesso, per rivendicare di essere figlio di un uomo, non di un mito pietrificato dal tempo e dalle ideologie. Una vicenda racchiusa tra due fotografie. La prima, degli anni trenta: una grande famiglia riunita, sette fratelli, tutti con il vestito buono, insieme alle sorelle e ai genitori. La seconda, dopo la fucilazione dei sette fratelli da parte dei fascisti: solo vedove e bambini, soli di fronte alle durezze del periodo, alla miseria, ai debiti, anche alle maldicenze. C'è tutto un mondo da raccontare in mezzo a quelle due foto, con la voce di un bambino che ha imparato a cullarsi da solo, perché suo padre è morto troppo presto e sua madre ora è china sui campi.

€16.90
Isbn: 9788820069940
€ 17.90

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La facoltà dello stupore: è questo il nucleo attorno al quale orbita l'intera esperienza artistica di Franco Battiato, la matrice che accomuna tutti i brani della sua vastissima produzione. La sua musica è un dono, un invito a smarrirsi per poi ritrovarsi; è un'esortazione a sperimentare continue incursioni in un altrove sconosciuto, negli infiniti «mondi lontanissimi» che possono aprirsi lungo il cammino delle nostre vite. Ed è proprio questo «senso di stupore inaudito» il sentimento dal quale prende le mosse Aldo Nove per ripercorrere la parabola umana e creativa del musicista siciliano e illuminare le incessanti peregrinazioni dello spirito che la alimentano. In queste pagine conosceremo un giovanissimo Battiato che a Riposto, in Sicilia, trascorre interi pomeriggi ad ascoltare i suoni della natura, con l'inquietudine di chi ha sempre voglia di andare via; anni dopo, a Roma, lo vedremo incassare il «le faremo sapere» dei discografici, per poi seguirlo a Milano, dove muoverà i primi passi nel mondo della musica e si imporrà all'attenzione del pubblico e della critica come una delle voci più originali del momento. Leggeremo di incontri sorprendenti, di turbamenti capaci di trasformarsi in musiche e parole, in suoni che sembrano provenire dal recesso dell'anima e hanno la forza di dilatare il tempo e lo spazio. Verremo condotti per mano nei meandri dell'opera di uno dei più grandi geni della musica contemporanea e saremo chiamati a cogliere i «frammenti dell'infinito» disseminati lungo un percorso musicale ed esistenziale di rara intensità. Infine, leggeremo le parole d'amore e di riconoscenza di un grande scrittore nei confronti di un uomo in grado come pochi altri di trascendere i confini, di guardare oltre le cose.

€17.90
Isbn: 9788807034077
€ 15.00

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"Il mantello" è un libro che nasce da un momento eccezionale della vita della scrittrice cilena. La perdita di Margarita, una delle amatissime sorelle, fa vacillare tutto il suo mondo. Ma invece di sfuggirvi, Marcela decide di abbracciare il suo dolore e di dedicarvisi interamente per cento giorni della sua vita. Nell'isolamento della sua casa in campagna, la scrittura diventa strumento di riflessione e introspezione, per mettere ordine nei suoi pensieri e arrivare finalmente ad accettare una realtà nuova, mutilata. E quelli che all'inizio sono solo appunti sparsi diventano presto un romanzo, per la prima volta in forma autobiografica. Denso di riferimenti letterari, da Philip Roth a Elias Canetti, passando per Philippe Claudel, Brodskij, Freud, Virginia Woolf solo per citarne alcuni, con incursioni nei territori dell'infanzia venate da un garbato umorismo, "Il mantello" è il racconto delle emozioni e dei sentimenti che ci travolgono quando si perde una persona cara. Con vena poetica e informale, Marcela Serrano ci consegna il suo libro più intimo, una toccante riflessione sugli affetti e sulla perdita.

€15.00

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Corrispondente di guerra tra le più grandi del suo tempo, Marie Colvin ha coperto per decenni i conflitti più feroci del pianeta: Iran, Iraq, Medio Oriente, Libia, Kosovo, Cecenia, Timor Est, Etiopia, Zimbabwe, Sierra Leone, Sri Lanka, Guantanamo, Egitto, Afghanistan, Siria, testimoniando l'eroismo senza gloria e senza voce delle vittime. Scrivere dal fronte era per lei non solo una professione, era la vita stessa, guidata da una regola necessaria: non avere paura di avere paura. La benda piratesca indossata sull'occhio sinistro, colpito dalla scheggia di una granata, non poté che rinforzare un carisma che aggrediva gli stereotipi. Lei che amava indossare lingerie La Perla sotto il giubbotto antiproiettile, lei che nella stessa settimana poteva trovarsi a Los Angeles a chiacchierare a una festa con Warren Beatty e in Cecenia a rischiare la vita fra le montagne. Uccisa nel 2012 a Homs dal regime siriano, ha lasciato articoli e reportage straordinari, raccolti qui per la prima volta a comporre un modello per le donne - e gli uomini - che fanno il suo mestiere.

€24.00
Isbn: 9788838936920
€ 13.00

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Da giovane era stato il figlio ribelle e avventuroso di un padre violento e militarista; amava la musica, suonando e componendo con estro; leggeva instancabilmente, e la conversazione con i filosofi era nella sua giornata la cosa più importante; dichiarava il re «il primo servitore dello Stato» e la «corona un cappello che lascia passare la pioggia». Eppure, in una politica europea già spregiudicata, Federico il Grande inaugurò un cinismo aggressivo, strumento della volontà di potenza entrata - secondo alcuni storici -nei geni maligni dell'Europa futura; era sleale e ingrato, «il malvagio uomo» lo chiamava Maria Teresa d'Austria. Si reputava un philosophe innanzitutto: strano philosophe che disprezzava l'umanità. Figura doppia, contraddittoria, enigma sfuggente, e quindi soggetto ideale per una biografia. Alessandro Barbero - storico, storico militare, scrittore di romanzi storici, curatore di programmi culturali in televisione - parte dal dettaglio della vita quotidiana del monarca prussiano, per condurre il lettore a riflettere su cos'è la grandezza nella storia, e cos'era nel Settecento la grandezza. In un procedere incalzante e pieno di brio, come una conversazione, che rende l'esattezza del saggio seducente quanto un bel racconto.

€13.00

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Tutto il mondo parla di Kamala Harris. Come ha fatto la figlia di due immigrati, nata nella California ancora segregata, a diventare la prima vicepresidente donna nera degli Stati Uniti? Se Kamala deve a qualcuno il suo posto nella storia, quel qualcuno è la donna che la mise al mondo a Oakland nel 1964, dandole il nome di una dea indù, perché «una cultura che venera divinità femminili produce donne forti». Sua madre era una ricercatrice indiana emigrata in California a 19 anni in cerca di una vita e un'istruzione migliori. Suo padre, un professore di economia giunto negli Stati Uniti dalla Giamaica per gli stessi motivi. Kamala assorbe in famiglia l'insofferenza per l'ingiustizia sociale e impara a non farsi spaventare dalle porte chiuse. Al pari dei suoi compagni della Howard University, l'ateneo nero di Toni Morrison, sente di poter diventare qualunque cosa. «Eravamo giovani, talentuosi e neri, e non avremmo permesso a niente e nessuno di sbarrarci la strada.» Etica del lavoro, determinazione, volontà di ferro sono le sue armi. E con queste sfonda molti muri e inaugura la sua collezione di prime volte: nel 2003 procuratrice distrettuale di San Francisco, nel 2010 prima procuratrice generale nera nella storia della California. Nel 2016 è eletta senatrice: è la prima afro-asio-americana. E se con queste stesse armi ha perso una battaglia, le primarie presidenziali, ha vinto però la guerra: la vicepresidenza degli Stati Uniti. Da procuratrice, si batte contro gli abusi sui minori, i crimini d'odio, la dispersione scolastica. Da candidata in lizza per la nomination democratica contesta a Joe Biden la sua antica collaborazione con due senatori contrari agli scuolabus per l'integrazione razziale: «C'era una bambina, in California, che ogni mattina prendeva uno di quegli autobus. Quella bambina ero io». Parole che hanno fatto il giro del mondo, utilizzate dai suoi sostenitori quanto dai suoi detrattori. Certo è che quello stesso Joe Biden l'avrebbe poi scelta come numero due della Casa Bianca. Kamala si era fatta notare. Ancora una volta, a modo suo.

€19.00

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Fra' Salimbene da Parma, il francescano che ha conosciuto papi e imperatori, vescovi e predicatori, e su ognuno ha da raccontare aneddoti, maldicenze e pettegolezzi; Dino Compagni, il mercante di Firenze che ha vissuto in prima persona i sussulti politici d'un comune lacerato dai conflitti al tempo di Dante; Jean de Joinville, il nobile cavaliere che ha accompagnato Luigi il Santo alla crociata, testimone imperturbabile di sacrifici, eroismi e vigliaccherie; Caterina da Siena, che parlava con Dio e le cui lettere infuocate facevano tremare papi e cardinali; Christine de Pizan (si chiamava in realtà Cristina da Pizzano), la prima donna che ha concepito se stessa come scrittrice di professione, si è guadagnata da vivere ed è diventata famosa scrivendo libri; Giovanna d'Arco, che comandò un esercito vestita da uomo e pagò con la vita quella sfida alle regole del suo tempo. È possibile incontrare uomini e donne del Medioevo, sentirli parlare a lungo e imparare a conoscerli? È possibile se hanno lasciato testimonianze scritte, in cui hanno messo molto di se stessi. È il caso di cinque su sei dei nostri personaggi; della sesta, Giovanna d'Arco, che era analfabeta o quasi, possediamo lo stesso le parole, grazie al processo di cui fu vittima e protagonista.

€9.50
Isbn: 9788809912410
€ 16.00

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Andrew Morton, biografo reale vicinissimo a Lady D, colui di cui lei più si fidava, racconta gli anni più complicati nella vita della principessa, quelli che hanno preceduto la sua fine prematura. E lo fa ricostruendo come in una spy story tutti i retroscena che lo portarono alla realizzazione del suo primo libro. Diana, dopo lo scandalo che la investì in seguito a quella pubblicazione, intraprese finalmente il suo viaggio alla riconquista di sé, trasformandosi da burattino della famiglia reale in una giovane bellissima donna, carismatica, capace di muovere il mondo verso ogni causa che decideva di abbracciare. Tutto questo, nonostante la continua azione di discredito da parte di molti intorno a lei, inclusi i famigerati servizi segreti, la paura dei quali ha quasi condotto Diana alla follia. Certamente, nell'abilissima ricostruzione di Morton, furono questa forte pressione e le scaltre manipolazioni di Martin Bashir che convinsero la principessa ad accettare la famosa intervista alla BBC su cui ora si torna a fare luce.

€16.00
Isbn: 9788806246372
€ 18.50

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«Avendo fuggito ogni altro lavoro per paura, mi ritrovo a fare il lavoro che fa più paura a tutti». Quante volte parliamo dei medici come di eroi, martiri, vittime... In verità, fuor di retorica, uomini e donne esposti al male. Appassionati e fragili, fallibili, mortali. Paolo Milone ha lavorato per quarant'anni in Psichiatria d'urgenza, e ci racconta esattamente questo. Nudo e pungente, senza farsi sconti. Con una musica tutta sua ci catapulta dentro il Reparto 77, dove il mistero della malattia mentale convive con la quotidianità umanissima di chi, a fine turno, deve togliersi il camice e ricordarsi di comprare il latte. Tra queste pagine così irregolari, a volte persino ridendo, scopriamo lo sgomento e l'impotenza, la curiosità, la passione, l'esasperazione, l'inesausta catena di domande che colleziona chiunque abbia scelto di «guardare l'abisso con gli occhi degli altri». «Si riesce a lavorare in Psichiatria solo se ci si diverte. Io mi sono divertito per anni. Non tutti gli anni: non i primi - troppe illusioni, non gli ultimi - troppi moduli, non quelli di mezzo - troppo mestiere». Ci sono libri che si scrivono per una vita intera. Ogni giorno, ogni sera, quando quello che viviamo straripa. Sono spesso libri molto speciali, in cui la scrittura diventa la forma del mondo. È questo il caso dell'«Arte di legare le persone», che corre con un ritmo tutto suo, lirico e mobile, a scardinare tante nostre certezze. Con il dono rarissimo del ritratto fulminante, Paolo Milone mette in scena il corpo a corpo della Psichiatria d'urgenza, affrontando i nodi più difficili senza mai perdere il dubbio e la meraviglia. Così ci ritroviamo a seguirlo tra i corridoi dell'ospedale, studiando le urla e i silenzi, e poi dentro le case, dentro le vite degli altri, nell'avventura dei Tso tra i vicoli di Genova. Non c'è nulla di teorico o di astratto, in queste pagine. C'è la vita del reparto, la sete di umanità, l'intimità di afferrarsi e di sfuggirsi, la furia dei malati, la furia dei colleghi, il peso delle chiavi nella tasca, la morte sempre in agguato, gli amori inconfessabili, i carrugi del centro storico e i segreti bellissimi del mare. Ci sono infermieri, medici, pazienti, passanti, conoscenti, caduti da una parte e dall'altra di quella linea invisibile che separa i sani dai malati: a ben guardare, solo «un tiro di dadi riuscito bene».

€18.50
Isbn: 9788806219352
€ 12.00

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<p><span style="caret-color: rgb(33, 37, 41); color: rgb(33, 37, 41); font-family: &quot;Source Sans Pro&quot;; font-size: 13px; text-align: justify;">Primo Levi, reduce da Auschwitz, pubblicò "Se questo è un uomo" nel 1947. Einaudi lo accolse nel 1958 nei "Saggi" e da allora viene continuamente ristampato ed è stato tradotto in tutto il mondo. Testimonianza sconvolgente sull'inferno dei Lager, libro della dignità e dell'abiezione dell'uomo di fronte allo sterminio di massa, "Se questo è un uomo" è un capolavoro letterario di una misura, di una compostezza già classiche. È un'analisi fondamentale della composizione e della storia del Lager, ovvero dell'umiliazione, dell'offesa, della degradazione dell'uomo, prima ancora della sua soppressione nello sterminio.</span><br></p>

€12.00
Isbn: 9788860445018
€ 16.50

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Il Global Slavery Index 2016 - il rapporto annuale sulla schiavitù nel mondo - conta in 129.600 le persone ridotte in schiavitù in Italia, collocandoci al 49esimo posto nel ranking dei 167 Paesi presi in considerazione. In Europa unicamente la Polonia fa peggio. Siamo il vertice europeo della sparizione dei minori non accompagnati e dello sfruttamento delle prostitute provenienti dalla Nigeria e dai Paesi ex Socialisti, ma siamo soprattutto lo Stato dove caporalato e impresa tendono a fondersi con le più consolidate organizzazioni mafiose. Questo intreccio è "Mafia Caporale". Il business di questa metamafia è l'illecito sfruttamento del lavoro. Dall'agricoltura ai servizi, fino alla piccola industria, il mercato del lavoro si riempie di lavoratori e di lavoratrici schiavizzati. Mafia Caporale è oggi più forte del collocamento pubblico, e dà vita a una moltitudine di agenzie di somministrazione lavoro dentro le quali lava somme inimmaginabili di denaro sporco. Sarte, braccianti, camgirls, muratori, prostitute, blogger, coccobello!, lavavetri, parcheggiatori, vigilanti, camionisti, mendicanti e minori, sono solo alcuni dei volti della schiavitù di cui i parla Leonardo Palmisano nel suo viaggio al nord al sud di Italia dove ha incontrato personalmente ognuno di loro, e per ognuno ha raccolto una storia, un'immagine, un ritratto. Non si può rimanere indifferenti dopo la lettura di "Mafia Caporale", ogni storia rimane impressa nella memoria.

€16.50
Isbn: 9788807891250
€ 8.50

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Mathias Malzieu ha sempre sognato di essere un supereroe ma, scopre, anche i supereroi si ammalano. E spesso in maniera grave, al punto da ricorrere a un trapianto, proprio come accade a Mathias. Con la stessa leggerezza e ironia di Jack e Tom Cloudman, gli eroi dei suoi romanzi precedenti, l'autore narra in prima persona le cure mediche ricevute, le degenze negli ospedali, gli incontri di grande impatto emotivo in quei luoghi freddi e asettici, ma soprattutto mette a nudo i sentimenti provati, dal dolore fisico alla rabbiosa gioia di vivere, dall'amore per i cari e per l'adorabile Rosy, al piacere di assaporare le piccole cose quotidiane: il sole, il vento, una Coca ghiacciata, la visione di un film, il gusto di un bacio. Il desiderio di creare, di fare musica, di promuovere il suo film «Jack e la meccanica del cuore», che uscirà a ridosso della diagnosi, terranno accesa la straordinaria vitalità di questo eterno bambino che non rinuncia alle sue galoppate in skateboard né ai suoi sogni. Stoico e coraggioso come un Cavaliere Jedi, affronterà questa battaglia, rinascendo per una seconda volta, grazie al sangue di un cordone ombelicale. L'immaginario pop, le atmosfere oniriche, la scrittura rendono «Vampiro in pigiama» un autentico inno alla vita, vibrante di sincera riconoscenza verso l'umanità.

€8.50

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Sami Modiano aveva solo otto anni quando è stato espulso dalla scuola. Abitava a Rodi, all'epoca territorio italiano, ed era in terza elementare. Il maestro non gli spiega il perché, gli dice solo di tornare a casa dal padre. Da quel giorno Sami smette di essere un bambino e diventa un ebreo. Con il padre Jakob e la sorella Lucia affronta le difficoltà delle Leggi razziali fasciste, fino al rastrellamento dell'intera comunità ebraica avvenuto nel luglio del 1944. Sami e la sua famiglia vengono caricati su una nave e poi ad Atene su un treno. Un mese di viaggio in condizioni disumane, verso il campo di sterminio di Auschwitz-Birkenau. Lì all'inizio riesce a vedere da lontano la sorella, ma quando lei scompare il padre decide di presentarsi all'ambulatorio, che nel campo equivale a una condanna a morte. "Tu ce la devi fare," dice Jakob salutando il figlio, e queste parole diventeranno la sua arma per resistere. Nel 2005 Sami ha trovato la forza di tornare ad Auschwitz, insieme a un gruppo di ragazzi e al sindaco di Roma Walter Veltroni, e da quel momento non ha mai smesso di incontrare gli studenti. "Sono stato l'unico della mia famiglia a sopravvivere e per anni mi sono chiesto: "Perché?". L'ho capito solo quando ho deciso di raccontare: sono sopravvissuto per testimoniare." "Mi metto a giocare a nascondino. Il gioco più pericoloso. I nazisti mi cercano, io sfuggo e con un balzo arrivo a un albero, batto la mano sul tronco, grido la frase magica, si aprono i cancelli e tutti possono tornare a casa. "Tana libera tutti!" Sarebbe meraviglioso. Ma qui siamo ad Auschwitz."

€13.00

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