Sinossi

Essere un giovane uomo sensibile cresciuto leggendo Stendhal ti rende un corteggiatore napoleonico, uno che dopo un sì cerca un altro sì, e poi ancora un altro, in una sorta di karma dell'assertività che - in fondo, ma pure in principio, come teorizza Francesco Pacifico - impedisce di avere una relazione. Un karma dell'assertività che impedisce di capire i no che di tanto in tanto tutti riceviamo nella vita. Leggendo "La signora Dalloway", invece, si capisce come è possibile corteggiare una donna senza assediarla, e quanto si possa sinceramente ascoltare, senza fingere, e anche perché quei fiori che Clarissa Dalloway dice di voler comprare sono il simbolo, forse l'unico simbolo, della celebrazione della vita. Con tono cavalleresco e un linguaggio esatto e scanzonato, Francesco Pacifico ci racconta come e perché, nonostante quello che si possa pensare, Virginia Woolf è (anche) una scrittrice da uomini. Ci racconta quanto aver sposato una femminista gli ha cambiato la vita, dimostrando di non aver paura di Virginia Woolf.

€12.00
Isbn: 9788817098922
€ 22.00

Sinossi

"Nei grandi romanzi di maschi, gli uomini si agitano, sbagliano, si sbattono in un flipper in cui le donne sono le sponde che squillano e baluginano appena toccate; appariscenti e cruciali, tanto che sembrano protagoniste - in realtà sono pura funzione della pallina di metallo dell'uomo." Prima che arrivino i quaranta, Marcello, editor e poeta, sogna di scrivere un romanzo in grado di sottrarsi a questo paradigma. Un'impresa tutt'altro che facile, perché raccontare una donna, per un uomo, significa mettersi in discussione e confrontarsi con un oggetto oscuro, sfuggente, inaccessibile come l'antimateria. Ci sono però delle donne che più di altre gli hanno concesso di avvicinarsi: le donne della sua vita, quelle che ama, quelle che ha amato. Così Marcello decide: saranno loro le protagoniste del libro. Eleonora e Barbara, presenze costanti e inconciliabili, al punto che è difficile stabilire chi sia la moglie e chi l'amante; la cognata Daniela, materna e accogliente nonostante le sue insicurezze; la sorella Irene, solida e generosa, con un fisico in transizione perenne; infine la madre, la prima donna, quella che sempre dà origine a tutto. Con sguardo attento, lucido e premuroso, Francesco Pacifico tratteggia cinque ritratti che corrispondono ad altrettanti modi di intendere la femminilità. Ed è proprio attraverso di loro che, come un illusionista, riesce a mettere in luce, senza mai mostrarla, la parte più vera e fragile di ogni uomo.

€22.00

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